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AquadueO – Un pianeta molto liquido

Data/Ora: 20/10/2023 20:30 - 22:30     Luogo: Cinema Teatro di Inzino

La Terra è un pianeta improbabile e fragile, al posto giusto nel momento giusto
attorno alla stella giusta, preziosissimo, non ce n’è uno di ricambio. Si chiama
Terra, ma dovrebbe chiamarsi Acqua. Teniamocela stretta!

Come fare a creare uno spettacolo che parli di acqua con musica, ironia e scienza lasciando il pubblico senza fiato?
5 scienziati sono i luminari che promuovono il XX° simposio “L’acqua sul nostro
pianeta quale domani?”. Si interrogano in un laboratorio con tavolo di esperimenti, una lavagna gigante ed interattiva, un’infinità di cartelli esplicativi e tante bocce d’acqua che riescono anche a suonare.
“Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla guida la narrazione come leit-motiv dello
spettacolo. In un palco pieno di plastica fa eco la canzone della Banda “Oleodotto” in cui si descrivono gli scempi contro il mare.
Quando agli inizi la terra era un inferno inospitale la prima goccia di pioggia fu un
vero miracolo. I professori si ritrovano così in un fortunale tra citazioni di D’Annunzio e Jovanotti.
L’acqua è anche musica e si può suonare, una versione della “Barcarola” di Offenbach suonata con l’acqua riporta lo stupore e il giusto atteggiamento. Ma per il futuro avremo come prospettiva un disastro fino ad arrivare all’acqua che brucia. E si scatena una versione ustionante di “Smoke on the water” in quartetto di fiati.
Attraverso un improbabile documentario in perfetto stile anni ’60, viene svelata la vita subacquea dei pesci rappresentati con gli strumenti musicali. La loro vita sessuale viene raccontata in perfetto stile gozzaniano attraverso una poesia degna della miglior tradizione teatrale.
Quello che ci aspetta sarà la desertificazione futura. Intere popolazioni saranno costrette a migrare, saremo obbligati ad assistere a spostamenti di intere popolazioni.
A questo proposito “Onda su onda” cantata dal punto di vista di un migrante ne ribalterà il significato.
Come ogni vero convegno lo spettacolo si chiude con la stesura di un documento finale: inventiamoci una nuova resistenza altamente creativa. La risposta musicale non può essere che una versione forte e toccante di “Bella Ciao”: una canzone simbolo nata dalle acque delle mondine.
La Banda Osiris si cimenta in uno spettacolo radicalmente nuovo, con la totalità di brani inediti e riscopre la vena onirica e surreale degli esordi. La complicità del prof. Pievani sposta il dibattito su temi importanti ed indispensabili trattati con leggerezza e semplicità.

Quanto è leggero tutto questo in una goccia di pioggia. Con che delicatezza il mondo mi tocca. Qualunque cosa ogni qualvolta che sia accaduta è scritta sull’acqua di Babele”.

Ingresso gratuito; non è necessaria la prenotazione.